Alluce valgo curato con la chirurgia percutanea mininvasiva

25.05.2016

L’alluce valgo viene spesso considerato superficialmente come un semplice disturbo di tipo estetico ma costituisce in realtà un disordine complesso che deve essere riconosciuto in tempo e trattato correttamente, potendo provocare gravi danni funzionali a tutto il piede e alterare il lavoro muscolare di altri distretti scheletrici quali ginocchia, anche e colonna vertebrale.
Può presentarsi in forma isolata o in associazione ad altre patologie del piede (dito a martello, dito in griffe, neuroma di Morton, bunionette, etc) ed è espressione di un disturbo biomeccanico complesso, con compromissione anatomo-funzionale sia dei tessuti molli, sia delle componenti osteo-articolari.
 
Le calzature femminili alla moda (tacco alto e punta stretta) rappresentano il fattore estrinseco più importante nella patogenesi dell’alluce valgo ma non possono essere considerate come l’unico elemento determinante. Del resto non tutte le donne che indossano questo tipo di calzatura sviluppano l’alluce valgo. Anche altri fattori sembrano essere coinvolti nella genesi di questa patologia. Tra questi: familiarità, iperpronazione del retropiede, ipermobilità della prima articolazione cuneo-metatarsale.
 
Generalmente l’alluce valgo si manifesta con la caratteristica comparsa di una esostosi (la cosidetta “cipolla”) sul lato interno della testa del primo metatarsale, ricoperta da cute arrossata o, nei casi più gravi, ulcerata. I pazienti affetti da Alluce valgo hanno difficoltà ad indossare calzature costrittive e dolore alla stazione eretta e alla deambulazione, che spesso si svolge secondo degli schemi alterati.
 
Quando si pensa di avere i sintomi dell’alluce valgo è bene rivolgersi subito ad un ortopedico oppure ad un centro specializzato come la Casa di Cura La Madonnina dove  la patologia viene valutata clinicamente e mediante esami radiografici. Questi ultimi costituiscono un supporto fondamentale per la stadiazione della patologia e per la programmazione dell’intervento chirurgico.
 
Il trattamento dell’alluce valgo è infatti di tipo chirurgico. I trattamenti conservativi (utilizzo di calzature più comode, impiego di presidi ortopedici quali spaziatori o tutori) non sono infatti in grado di garantire risultati soddisfacenti e possono al contrario ritardare una corretta diagnosi ed un trattamento tempestivo della patologia. Nel corso degli anni sono state proposte molteplici tecniche chirurgiche per la correzione di questa deformità, alcune delle quali rimangono ancora valide ed attuali. La più innovativa tra le tecniche chirurgiche disponibili è senza dubbio quella percutanea mininvasiva, che permette di eliminare molti dei problemi associati alle tecniche chirurgiche classiche, garantendo un risultato cosmetico più accettabile, una riduzione notevole del dolore postoperatorio e dei tempi di recupero, potendo il paziente camminare autonomamente già subito dopo l’intervento. Altro vantaggio è l’assenza di mezzi di sintesi.